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            "content": "# giunco\n\n giunco. - Nel proemio del Purgatorio il giunco schietto (I 95) che, per invito di Catone, Virgilio deve svellere per ricingerne D., esprime, come già vide Pietro, il simbolo dell'umiltà; il g. per la sua flessibilità è l'unica pianta che può vivere sull'orlo della spiaggia in quanto si piega alle percosse delle onde, così come l'anima ricolma di umiltà si piega a \" subire le pene espiatorie \" : \n(vv.94-105)\n• Va dunque, e fa che tu costui ricinghe\n• d’un giunco schietto e che li lavi ‘l viso,\n• sì ch’ogne sucidume quindi stinghe;\n• ché non si converria, l’occhio sorpriso\n• d’alcuna nebbia, andar dinanzi al primo\n• ministro, ch’è di quei di paradiso.\n• Questa isoletta intorno ad imo ad imo,\n• là giù colà dove la batte l’onda,\n• porta di giunchi sovra ‘l molle limo;\n• null’altra pianta che facesse fronda\n• o indurasse, vi puote aver vita,\n• però ch’a le percosse non seconda.\n",
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