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"created_at": "2023-04-21T09:08:51.630227Z",
"updated_at": "2023-04-21T09:09:58.317778Z",
"description": "τέκνον εμον: Gregorio il Vecchio, che è il padre, si rivolge al figlio; il verso si ritrova in Carmi, II, 2, 5, II, ma il tema è topico, cfr. Iliade, VI, 479; Sofocle, Aiace, 550.\r\nτην αγανοφροσυνην: vocabolo omerico attestato solo due volte (Iliade XXIV, 772; Odissea, XI, 203) in identica posizione.\r\nτοιου κηδεμονος: la scelta lessicale è molto fine; infatti, mentre in Iliade, XXIII, 163, 674, il vocabolo indica \"chi si prende cura di un morto\", in questo caso Gregorio, con evidente ribaltamento, fa riferimento all'aiuto che il padre può offrirgli anche da morto. Per il tutto, cfr. Edizione Conca et Marzi 2009."
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