GET /api/descriptions/16/?format=api
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    "created_at": "2018-03-05T10:34:59Z",
    "updated_at": "2018-03-05T10:34:59Z",
    "description": "# occhio girevole di bue\n\n la poesia di Antagora di Rodi è paragonata da Meleagro ad un occhio di bue. Con questa espressione, Meleagro vuole designare il βουφθαλμός che deve il suo nome alla forma della sua corolla somigliante ad un occhio bovino. Dalla descrizione che ne fanno Galeno, Ezio, Plinio il Vecchio ed altri, possiamo comprendere che il βουφθαλμός  designava una sorta di grande margherita di colore giallo oro dal profumo intenso e gradevole.\nL’ attributo del fiore εὔστροφον  non è nuovo. Infatti fu già utilizzato da Euripide con il significato di “ facile ad avvolgersi, svelto”, da Platone nel Crizia per definire l’uomo un animale “dolcissimo”.\n"
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